Cos'è squalo serpente?

Squalo Serpente (Chlamydoselachus anguineus)

Lo squalo serpente (Chlamydoselachus anguineus) è una specie di squalo appartenente alla famiglia Chlamydoselachidae. È una delle due specie esistenti nel suo genere, l'altra è Chlamydoselachus africana. È un animale raro e dall'aspetto preistorico, a volte definito "fossile vivente".

  • Aspetto: Il suo corpo allungato e cilindrico, simile a quello di un'anguilla, lo distingue dagli altri squali. Possiede una pinna dorsale posta molto indietro, quasi all'estremità della coda, e pinne pettorali piccole e arrotondate. La sua caratteristica più distintiva sono le branchie https://it.wikiwhat.page/kavramlar/branchie, con le fessure branchiali che si estendono quasi attorno alla gola.

  • Habitat: Lo squalo serpente abita le profondità oceaniche, tipicamente tra i 50 e i 1000 metri. Si trova in diversi oceani del mondo, tra cui l'Atlantico, il Pacifico e l'Indiano, sebbene sia più comunemente avvistato al largo delle coste del Giappone. Predilige le acque temperate e profonde.

  • Dieta: È un predatore opportunista https://it.wikiwhat.page/kavramlar/opportunista, che si nutre di una varietà di prede, tra cui altri squali più piccoli, pesci, cefalopodi (come calamari e polpi) e crostacei. La sua bocca, dotata di denti aghiformi e flessibili, gli permette di ingoiare prede di grandi dimensioni.

  • Riproduzione: Lo squalo serpente è ovoviviparo https://it.wikiwhat.page/kavramlar/ovoviviparo, il che significa che le uova si schiudono all'interno del corpo della madre e i piccoli vengono partoriti vivi. La gestazione è molto lunga, stimata tra i 3,5 e i 4 anni, una delle più lunghe tra tutti i vertebrati. Il numero di piccoli per cucciolata varia, ma solitamente si aggira tra i 2 e i 15.

  • Conservazione: Lo squalo serpente è considerato una specie a basso rischio, principalmente perché vive in acque profonde dove l'attività umana è limitata. Tuttavia, può essere catturato accidentalmente dalle reti a strascico destinate ad altre specie di pesci abissali, rappresentando una potenziale minaccia. Ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere meglio la sua ecologia e valutare accuratamente il suo stato di conservazione.